Con “città spugna” si intende un tipo particolare di pianificazione urbanistica che sceglie interventi naturali (Nature Based) come strumento più efficace per ridurre le inondazioni, conservare l’acqua per i periodi di siccità e ridurre l’inquinamento idrico.
Con il Piano Urbano Integrato Spugna (PUI CM Spugna), la Città metropolitana di Milano mette a sistema tutti gli strumenti a sua disposizione con l’obiettivo di diminuire la vulnerabilità dei sistemi naturali e socio-economici e di rafforzare la capacità di resilienza del territorio, soprattutto per i territori caratterizzati da elevati livelli di impermeabilizzazione e alta densità urbanistica.
L’acqua in città: risorsa o problema?
Con il cambiamento climatico la frequenza di piogge forti e improvvise si sta intensificando e cresce anche il rischio di allagamenti e inondazioni. Così ci stiamo abituando a pensare che la presenza di acqua in città sia un problema, sebbene l’acqua sia una risorsa vitale anche per l’ambiente urbano. Nelle città, fiumi, laghi, canali, aree umide e fontane garantiscono la disponibilità di una risorsa a noi indispensabile, offrono spazi di socialità e assicurano il mantenimento di ecosistemi da preservare.
Gestire le piogge, ispirandoci alla natura!
Le soluzioni realizzate con il PUI CM Spugna sono basate su un principio semplice, ispirato alla natura: quando si verifica una forte pioggia, la grande quantità di acqua che precipita deve trovare superfici dove penetrare nel terreno per essere accolta lentamente e filtrata attraverso l’azione congiunta di piante e suolo, proprio come succede nei sistemi naturali.
Riducendo le superfici impermeabili (come asfalto e cemento) e riportando il suolo e le piante nello spazio urbano, l’acqua in eccesso può essere filtrata e assorbita gradualmente, anche con lo scopo di riutilizzarla.
Gestire l’acqua significa riconoscere il ruolo essenziale di questa risorsa per la natura e per l’uomo.
Come funziona la “città metropolitana spugna”?
Nella Città Metropolitana Spugna, in caso di forti piogge, i sistemi di drenaggio consentono di filtrare e assorbire l’acqua direttamente sul posto. Con piogge ancor più abbondanti, intervengono bacini di accumulo temporaneo. I sistemi di drenaggio non sono riconoscibili in superficie: sotto il suolo, materiali permeabili naturali, serbatoi e infrastrutture grigie sotterranee lavorano per gestire l’acqua in modo efficiente e sostenibile.
Prendiamocene cura
In tutto il territorio della Città metropolitana di Milano, si possono vedere diversi interventi realizzati con il PUI CM Spugna. Affinché questi sistemi siano davvero efficaci, è importante conoscerne alcuni principi:
🔹 Attenzione ai rifiuti! I rifiuti abbandonati occludono i sistemi drenanti, compromettendone il funzionamento. I tombini sono disconnessi e quello che immetti non va in fognatura ma resta nel territorio.
🔹 L’acqua è nostra alleata. I sistemi di drenaggio garantiscono l’accumulo di acqua in sicurezza e sono progettati per disperderla su un tempo breve, entro 24-48 ore. Non sono un problema, ma una soluzione!
🔹 Più spazio al verde. Per realizzare aree verdi drenanti, può essere necessario diminuire le superfici pavimentate, ad esempio riducendo il numero di parcheggi. Mantenere un equilibrio tra diversi bisogni è la chiave per l’adattamento delle nostre città al cambiamento climatico.
🔹 Interventi mirati. Le opere, in alcuni casi, sono realizzate a distanza dai punti soggetti ad allagamenti. Non si tratta di un errore di progettazione, ma di una scelta strategica: si interviene a monte per limitare gli effetti a valle.
Il PUI CM Spugna offre l’occasione per sperimentare insieme questa trasformazione attraverso 90 interventi in 32 Comuni.
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